La F1 è tornata

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Dopo tre lunghi mesi l’attesa è finalmente finita e i semafori della F1 sono pronti a spegnersi per dare il via ufficiale alla stagione 2021. Si parte domenica con il GP del Bahrain, che in questa annata particolare sostituisce il classico Gran Premio inaugurale dell’Albert Park di Melbourne, rinviato a novembre causa Covid, in un calendario mai così ricco di appuntamenti. Saranno infatti 23 le gare che – virus permettendo – comporranno la 72ª stagione del campionato mondiale di Formula 1, la più lunga di sempre, con il gran finale che si terrà come da tradizione ad Abu Dhabi il 12 dicembre.

Tante le novità che ci attendono, a partire dal ritorno di alcune tappe che lo scorso anno, per via del Coronavirus, si sono dovute annullare. Inoltre ci sarà l’esordio del Saudi Arabian Grand Prix, che ha comportato diverse polemiche, da corrersi sul circuito cittadino di Gedda. Altre novità, le più succose, sono tuttavia da rintracciare tra le scuderie, con alcuni cambiamenti rispetto alla stagione precedente. Due team hanno infatti cambiato denominazione: la Racing Point, a seguito di un’operazione di rinomina effettuata da parte del proprietario Lawrence Stroll, ha lasciato spazio al ritorno alle corse dopo 60 anni dell’Aston Martin, storico marchio britannico, mentre la Renault è stata rinominata Alpine. Per entrambe le scuderie si tratta di un restyling completo, dal nome alla colorazione delle vetture. L’Aston Martin riporta in Formula 1 il classico verde inglese già visto con la Jaguar nel passato, in sostituzione del rosa che ha caratterizzato la Racing Point nelle scorse annate. L’Alpine invece con i colori della bandiera francese sostituisce il giallo-nero della Renault.

Volti nuovi, ritorni importanti e trasferimenti sorprendenti per quanto riguarda i piloti. Partiamo dai rookie, ovvero gli esordienti nel campionato: Yuki Tsunoda, Nikita Mazepin e soprattutto Mick Schumacher, figlio del grande Michael, che riporta in Formula 1 l’abbreviazione “MSC” dopo aver vinto il campionato di F2 la scorsa stagione. Per quanto concerne questo 2021, il pilota giapponese dell’Alpha Tauri avrà fin da subito la possibilità di mettere in mostra tutte le sue qualità, grazie a una vettura promettente, già vincitrice di una gara (a Monza) nel 2020. Si prospetta un’annata molto più complicata invece per Schumacher alla Haas e per il suo compagno di squadra russo Mazepin, quest’ultimo già al centro di pesanti polemiche ancor prima di scendere in pista a causa di comportamenti rivedibili al di fuori dell’ambito sportivo.

Da segnalare anche il grande ritorno di Fernando Alonso. Il due volte campione del mondo con la Renault, ha infatti deciso di riabbracciare il mondo della Formula 1 accettando la sfida propostagli da Alpine, dopo aver centrato la vittoria nella “24 ore di Le Mans” e aver cercato, invano, il successo anche alla “500 miglia di Indianapolis”.

Infine, i tanti trasferimenti che hanno animato la seconda parte della scorsa stagione. La Ferrari ha deciso di salutare Sebastian Vettel dopo 5 anni, sostituendolo con Carlos Sainz Jr in uscita dalla McLaren. La scuderia inglese ha subito uffializzato al posto del pilota spagnolo l’ingaggio di Daniel Ricciardo, che con Lando Norris formerà la coppia di piloti più divertente dell’intero paddock. Vettel, dopo esser stato scaricato dalla “rossa” ha optato per il sedile disponibile in Aston Martin, togliendo così il posto a Sergio Perez. Il pilota messicano ha poi conquistato l’ultimo slot rimasto libero firmando con la Red Bull, andando a sostituire Alex Albon, il quale non è mai riuscito ad avvicinare i risultati ottenuti dal compagno di squadra, Max Verstappen. Solo tre scuderie hanno dunque confermato la coppia di piloti della stagione 2020: l’Alfa Romeo con il veterano Kimi Raikkonen e il nostro connazionale Antonio Giovinazzi, la Williams con George Russell e Nicholas Latifi e soprattutto la Mercedes campione in carica che ha rinnovato i contratti di Lewis Hamilton, fresco 7 volte campione del mondo e di Valtteri Bottas, fedele scudiero del “Re Nero”.

In attesa che la pista ci riveli quali saranno le reali forze e, di conseguenza, le gerarchie, indichiamo la Mercedes come grande favorita alla vittoria del campionato. A tallonare la scuderia tedesca la Red Bull, forse il team più in forma nei test prestagionali. Più indietro McLaren, Aston Martin e Ferrari dovrebbero darsi battaglia per il terzo posto nella classifica costruttori, con Alpine e Alpha Tauri a inseguire nonostante i buoni spunti mostrati nei tre giorni di test in Bahrain. L’Alfa Romeo sembra aver migliorato le proprie prestazioni rispetto alla scorsa stagione, ma a oggi sembra complicato posizionarla davanti alle altre. A chiudere la griglia ci dovrebbero essere la Williams e una Haas in grande difficoltà, che si è presentata fondamentalmente con la stessa vettura della scorsa annata.

Ora la parola passa alla pista. Allacciate le cinture, si parte.

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