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Hiram Bingham nacque a Honolulu, nelle Hawaii, il 19 novembre del 1875. Nel 1892 i genitori lo mandarono alla Phillips Academy di Andover e in seguito all’Università di Yale. I risparmi della famiglia durarono però un anno, dopo il quale il giovane Bingham dovette cercarsi dei lavoretti per mantenersi fino alla laurea nel 1898. Nello stesso anno conobbe la sua futura moglie Alfreda Mitchell, nipote di Charles Tiffany (fondatore della gioielleria Tiffany & Company), entrando a far parte della classe dominante statunitense. Nell’agosto 1899 Bingham s’iscrisse all’Università di Berkeley e nel 1905 ottenne un dottorato ad Harvard dove lavorò come professore di storia.
Hiram si cominciò a interessare alla storia degli Inca dopo aver visitato le rovine della città precolombiana di Choquequirao. Affascinato da questa avventura, Bingham convinse l’Università di Yale a finanziare una spedizione insieme alle autorità peruviane per esplorare le rovine delle città inca nella regione di Cusco. Arrivato nella città peruviana, Bingham fu accolto dal rettore dell’Universidad Nacional de San Antonio Abad che gli presentò Melchor Arteaga, un agricoltore che aveva visto una vasta area piena di rovine su un crinale vicino a casa sua.
Il 19 luglio 1911 iniziò la spedizione di Bingham alla ricerca della città di Vilcabamba, ultimo rifugio inca durante la guerra contro la Spagna. Il 23 luglio il gruppo scoprì invece le rovine di Machu Picchu. Entrando nel complesso, Bingham si rese conto della straordinaria scoperta; nel suo libro scrisse: “D’un tratto mi fermai davanti alle mura di una rovina e a case costruite secondo le più alte vette dell’arte inca… Trovai splendidi templi, palazzi reali, una grande piazza e migliaia di case. Mi sembrava di star sognando”.
Negli anni seguenti Hiram compì altre spedizioni per esplorare il sito durante le quali sottrasse illegalmente circa 46mila reperti archeologici (solo trecento sono stati restituiti). La sua reputazione crebbe molto, tanto da portarlo a diventare governatore del Connecticut nel 1925 e senatore degli Stati Uniti fino al 1933. Resta però il dubbio se sia stato effettivamente lui il primo a scoprire Machu Picchu. Ovviamente i locali ne erano già a conoscenza, ma anche un certo Augusto Bernes nel 1860 aveva visitato la zona e cercato di ottenere dei fondi per iniziare uno scavo; Hiram ebbe la fortuna di essere supportato dall’Università di Yale.
Adesso la strada che porta i turisti all’antica città inca porta il nome dell’archeologo ed esploratore che è la probabile fonte d’ispirazione per il protagonista di una delle saghe cinematografiche più amate della Storia.