L’estate 2021 è ormai giunta al termine, ma per il mondo dello sport italiano questi tre mesi rimarranno scritti in modo indelebile nella Storia. Una stagione estiva nella quale gli atleti azzurri hanno dominato in lungo e in largo, vincendo titoli in rapida successione, onorando così in tutto il mondo il nostro tricolore.
A dare il via a questa serie incredibile di trionfi è stata la Nazionale di calcio. La squadra allenata dal C.T. Roberto Mancini dall’11 giugno all’11 luglio ha coltivato un sogno coronato la notte di Wembley, quando davanti a 80mila tifosi inglesi si è imposta sui padroni di casa dell’Inghilterra dopo i calci di rigore, conquistando il titolo di campioni d’Europa che mancava in Italia dal 1968. Un cammino entusiasmante quello degli Azzurri, che sono stati in grado di unire un’intera Nazione come solo poche altre volte era successo e di far rivivere a tutti gli italiani emozionanti “Notti Magiche”.
Nello stesso periodo, a pochi chilometri di distanza da Wembley, un altro azzurro stava riscrivendo la storia dello sport italiano. Matteo Berrettini infatti, sui campi dell’All England Club, è diventato il primo tennista italiano ad arrivare in finale a Wimbledon, al termine di un torneo giocato da protagonista assoluto, grazie anche alla consapevolezza acquisita nei propri mezzi dopo la vittoria del “Queen’s” solo pochi giorni prima. La finale del torneo più famoso al mondo ha visto il tennista romano costretto ad arrendersi allo strapotere di Novak Đoković, numero uno al mondo, ma il percorso fatto da Berrettini nei giorni precedenti non va per questo sminuito o dimenticato, come sottolineato anche dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante l’incontro al Quirinale.
Nell’estate piena di impegni sportivi, posticipati a causa della pandemia che ha condizionato il calendario 2020, le Olimpiadi sono state l’evento principale per ogni amante dello sport. Dal 23 luglio la rassegna a cinque cerchi ha catalizzato l’attenzione di tutto il mondo e dopo un inizio complicato per i nostri atleti nel corso della seconda settimana i colori azzurri hanno preso il proscenio. L’8 agosto, data conclusiva delle Olimpiadi, il medagliere italiano contava 10 medaglie d’oro, 10 d’argento e 20 di bronzo, per uno storico totale di 40, numero mai raggiunto nelle edizioni passate. Come anticipato, nei primi giorni le medaglie d’oro stentavano ad arrivare, soprattutto a causa dei risultati deludenti ottenuti in alcune discipline nelle quali storicamente eccellevamo (scherma e sport di squadra su tutti). Con l’inizio della seconda settimana e l’entrata in gioco dell’atletica leggera il cielo di Tokyo si è sorprendentemente colorato di tinte azzurre. Storica la medaglia d’oro vinta da Marcell Jacobs nei 100 metri piani, così come quella della staffetta 4×100, vinta grazie a una clamorosa rimonta in ultima frazione di Filppo Tortu. Senza dimenticare l’oro ex aequo conquistato da Gianmarco Tamberi nel salto in alto, che ha preceduto di soli 10 minuti quello di Jacobs, con il quale si è reso protagonista di un abbraccio già entrato nei libri di storia dello sport.
Dopo aver ottenuto questi splendidi risultati sulla pista, l’Italia ha continuato a vincere medaglie d’oro anche con le corse su strada, dominando la 20 km di marcia, sia al maschile sia al femminile grazie a Massimo Stano e Antonella Palmisano. A regalare quota 40 medaglie alla spedizione azzurra sono invece state le ragazze della ginnastica ritmica, ‘Le Farfalle’, che nel corso dell’ultimo giorno di gare hanno conquistato uno splendido bronzo nella prova a squadre, mettendo così il punto esclamativo a delle Olimpiadi a cinque stelle per i colori azzurri.
A proseguire il momento magico dello sport italiano ci ha poi pensato Camila Giorgi, che a Ferragosto, nel torneo di Montreal, ha vinto il suo primo Master 1000 in carriera, riportando così il tennis femminile ai fasti del passato e tenendo il passo con i colleghi uomini che grazie ai vari Berrettini, Sinner, Musetti e Sonego hanno dato nuovo slancio nel nostro Paese a questo sport.
Torniamo ora in Giappone, perché a Tokyo, un paio di settimane dopo il termine delle Olimpiadi, sono andati in scena i Giochi paralimpici. Gli atleti azzurri hanno continuato quanto iniziato dai propri colleghi normodotati, vincendo 14 medaglie d’oro, 29 d’argento e 26 di bronzo, per uno totale di 69, che rappresenta il nuovo record italiano nella competizione. Una spedizione memorabile, che ha visto nella tripletta azzurra nei 100 metri piani femminili l’immagine simbolo di questa Paraolimpiade. Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto si sono prese la copertina di tutti i giornali con questa impresa, ripercorrendo quanto fatto da Jacobs e dai ragazzi della staffetta solo pochi giorni prima, emozionando nuovamente l’Italia intera.
Il passaggio da agosto a settembre non ha rovinato il momento magico per lo sport italiano, che ha visto la rinascita dalle ceneri della pallavolo. Dopo le cocenti e premature eliminazioni nel torneo olimpico, sia la Nazionale femminile prima sia quella maschile poi, hanno conquistato il titolo europeo, vendicando immediatamente la delusione dei Giochi e portando a 3 il numero di Europei conquistati in soli tre mesi in due sport differenti.
Tante altre imprese azzurre hanno caratterizzato questa estate ricca di sport: a fine giugno la Nazionale di basket si è qualificata alle Olimpiadi dopo ben 17 anni, battendo a sorpresa la Serbia a Belgrado nel torneo di qualificazione. Pochi giorni fa Filippo Ganna, già medaglia d’oro olimpica nell’inseguimento a squadre, è diventato campione del mondo nella cronometro su pista, battendo in Belgio i fiamminghi favoriti alla vigilia. Nel mondo dei motori Pecco Bagnaia con la sua Ducati ha vinto in 7 giorni due GP consecutivi, accorciando così le distanze da Fabio Quartararo, leader del mondiale. In F1 la Ferrari, la settimana dopo il successo della Nazionale di calcio a Wembley, ha solo sfiorato la vittoria a Silverston, battuta negli ultimi giri dalla rimonta di Lewis Hamilton, graziato però dai commissari di gara nonostante avesse provocato un tremendo incidente a inizio Gran Premio con Max Verstappen.
E infine, l’8 settembre, la Nazionale di calcio ha concluso la propria estate da sogno, ottenendo il nuovo record di imbattibilità (37 partite consecutive senza sconfitte).
Questi i risultati che hanno infiammato l’estate azzurra, regalando gioie a tutti gli italiani, che finalmente hanno riscoperto l’orgoglio del tricolore. Speriamo che questi traguardi possano dare ora la spinta necessaria alla politica a modernizzare le infrastrutture, in modo da permettere ai nostri atleti di poter continuare a restare competitivi.