Autunno Chopiniano

Ogni lustro, nel periodo autunnale, gli occhi e le orecchie dell’intero universo musicale si drizzano verso la capitale mondiale del pianoforte: Varsavia.

Dopo la posticipazione causata della pandemia, il concorso musicale più famoso al mondo – il concorso Chopin – si è tenuto questo ottobre a partire dal secondo giorno del mese per terminare proprio in questo periodo con il concerto dei vincitori della competizione. Questo slittamento dal 2020 al 2021 ha permesso ai concorrenti, perlopiù costretti al distanziamento sociale e all’isolamento, un ulteriore anno di preparazione in vista della gara e la qualità della preparazione si è assolutamente percepita sia da casa sia da parte del fortunato pubblico in sala. Si tratta di un evento storico e fondamentale per qualsiasi appassionato di musica classica, dunque il sottoscritto, essendo un cultore del pianoforte, ha trascorso gli ultimi venti giorni ascoltando Chopin il più possibile attraverso il canale YouTube dell’istituto promotore della competizione.

Venti giorni meravigliosi.

Innanzitutto, prima di commentare gli esiti della gara, è bene parlare un poco di questo rinomato concorso: il concorso Chopin è, infatti, considerato il più prestigioso concorso pianistico al mondo, sia per l’importanza del compositore sia per la caratura musicale dei partecipanti. Tra i più noti vincitori ricordiamo il genio italiano Maurizio Pollini (1960), una tra le più importanti pianiste nella storia della musica, Martha Argerich (1965), Yundi Li (2000), Rafal Blechacz (2005) e la lista potrebbe andare avanti.

Si tratta di una competizione pianistica divisa in 5 fasi:

  • fase preliminare
  • prima fase
  • seconda fase
  • terza fase
  • fase finale

In ognuna di queste il programma da eseguire è predefinito e il candidato deve aver premura di rispettare sia i tempi sia le rigide regole sulla programmazione dell’esibizione. Chiaramente, il repertorio da presentare cambia in ogni fase e dunque la mole di studio necessaria anche solo per partecipare alla competizione non è assolutamente indifferente, considerando anche la nota difficoltà di molte delle creazioni del genio polacco. La struttura competitiva e la vera e propria gara tra pianisti attira innumerevoli appassionati e critici musicali che ogni 5 anni si trovano a dibattere su chi debba proseguire la sua strada verso la gloria o chi non sia adeguato a continuare nella competizione. Il numero di “uomini di cultura” che si è ritrovato nelle ore più bizzarre, a causa dei vari fusi orari, a discutere del concorso di quest’anno è stato impressionante; lo stesso Chopin Institute dichiara che, solamente nelle prime fasi del concorso, il pubblico online ammontava a circa 3.6 milioni di persone, con un flusso di 22 commenti al secondo, mentre la diretta delle fasi finali del concorso ha, invece, raggiunto vette di oltre 50.000 persone collegate: numeri assolutamente straordinari.

Tutte queste persone hanno assistito a una competizione avvincente e molto combattuta, con un risultato finale che, a mio parere, è corretto.

  • 1st Prize – Mr Bruce (Xiaoyu) Liu, Canada
  • 2nd Prize ex aequo – Mr Alexander Gadjiev, Italy/Slovenia
  • 2nd Prize ex aequo – Mr Kyohei Sorita, Japan
  • 3rd Prize – Mr Martin Garcia Garcia, Spain
  • 4th Prize ex aequo – Ms Aimi Kobayashi, Japan
  • 4th Prize ex aequo – Mr Jakub Kuszlik, Poland
  • 5th Prize – Ms Leonora Armellini, Italy
  • 6th Prize – Mr J J Jun Li Bui, Canada

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